Il vasto territorio dei Colli Orientali comprende le Valli del Natisone, le Valli del Torre e Cividale. Per Valli del Natisone (in sloveno Nediške doline) si intende quel territorio costituito da quattro valli attraversate da altrettanti corsi d'acqua (Natisone, Alberone, Cosizza ed Erbezzo) e collegamento naturale tra Cividale del Friuli e la valle dell'Isonzo. Storicamente abitate da una comunità slovenofona, queste quattro valli costituiscono la dorsale meridionale delle Prealpi Giulie, poste nell'estremo lembo orientale del Friuli-Venezia Giulia, al confine italo-sloveno. Simbolo di questo territorio è il monte Matajur (1.641 m), dalla cui vetta si domina la pianura.
Le Valli del Torre si pongono nella parte centrale dell’arco delle Prealpi Giulie; a sud lambisce gli ultimi agglomerati urbani della ciuntura udinese, risale ad est lungo le Valli del Natisone per definire poi il confine italo-jugoslavo, a nord demarca, con la catena dei Monti Musi, la Val Resia e, ad ovest confina con il comprensorio del Gemonese. Le valli sono segnate dai torrenti Torre e Cornappo che scorrono da nord a sud, mentre i torrenti Lagna, Malina e Grivò solcano i rilievi con una direttrice Nordest - Sudovest.
Quindi il paesaggio è abbastanza eterogeneneo sia negli ambienti naturali, sia in quelli antropici, sono sinteticamente distinguibili in quattro zone: zona planiziale, zona collinare, zona submontana e zona montana.
Le Alpi Giulie, che si trovano alle spalle e il mare Adriatico di fronte, aiutano a migliorare il clima, riparando dalle fredde correnti del Nord e mitigando il clima creando anche una perfetta ventilazione. All'interno del comprensorio vi sono tuttavia infiniti microclimi: più freschi e umidi a nord, a ridosso delle montagne; più miti e asciutti a sud dove, assieme alla vite, crescono e fruttificano gli ulivi.
I rilievi collinari di questa zona, di altitudine compresa tra i 100 e i 350 metri s.l.m., sono omogenei e ricchi sedimenti, sabbia calcificata e argille calcaree, caratteristiche che rendono il terreno particolarmente adatto alla coltivazione della vite.
Il territorio di produzione del Colli Orientali del Friuli viene definito nel 1970 con l’approvazione del disciplinare di produzione della DOC. Complessivamente i Colli Orientali del Friuli comprendono circa 2.000 ettari di vigneto in coltura specializzata nei quali trovano ospitalità, oltre ai vitigni autoctoni, anche altre varietà provenienti dalle più diverse zone viticole europee.
I comuni interessati, partendo da nord, sono: Tarcento, Nimis, Povoletto, Attimis, Faedis, Torreano, la parte est di Cividale, Prepotto. Prosegue in direzione sud-ovest verso Premariacco, Buttrio, Manzano, S. Giovanni al Natisone e Corno di Rosazzo. Qualche vigneto sconfina anche in territorio di Reana del Roiale e San Pietro al Natisone.
Le Valli del Torre si pongono nella parte centrale dell’arco delle Prealpi Giulie; a sud lambisce gli ultimi agglomerati urbani della ciuntura udinese, risale ad est lungo le Valli del Natisone per definire poi il confine italo-jugoslavo, a nord demarca, con la catena dei Monti Musi, la Val Resia e, ad ovest confina con il comprensorio del Gemonese. Le valli sono segnate dai torrenti Torre e Cornappo che scorrono da nord a sud, mentre i torrenti Lagna, Malina e Grivò solcano i rilievi con una direttrice Nordest - Sudovest.
Quindi il paesaggio è abbastanza eterogeneneo sia negli ambienti naturali, sia in quelli antropici, sono sinteticamente distinguibili in quattro zone: zona planiziale, zona collinare, zona submontana e zona montana.
Le Alpi Giulie, che si trovano alle spalle e il mare Adriatico di fronte, aiutano a migliorare il clima, riparando dalle fredde correnti del Nord e mitigando il clima creando anche una perfetta ventilazione. All'interno del comprensorio vi sono tuttavia infiniti microclimi: più freschi e umidi a nord, a ridosso delle montagne; più miti e asciutti a sud dove, assieme alla vite, crescono e fruttificano gli ulivi.
I rilievi collinari di questa zona, di altitudine compresa tra i 100 e i 350 metri s.l.m., sono omogenei e ricchi sedimenti, sabbia calcificata e argille calcaree, caratteristiche che rendono il terreno particolarmente adatto alla coltivazione della vite.
Il territorio di produzione del Colli Orientali del Friuli viene definito nel 1970 con l’approvazione del disciplinare di produzione della DOC. Complessivamente i Colli Orientali del Friuli comprendono circa 2.000 ettari di vigneto in coltura specializzata nei quali trovano ospitalità, oltre ai vitigni autoctoni, anche altre varietà provenienti dalle più diverse zone viticole europee.
I comuni interessati, partendo da nord, sono: Tarcento, Nimis, Povoletto, Attimis, Faedis, Torreano, la parte est di Cividale, Prepotto. Prosegue in direzione sud-ovest verso Premariacco, Buttrio, Manzano, S. Giovanni al Natisone e Corno di Rosazzo. Qualche vigneto sconfina anche in territorio di Reana del Roiale e San Pietro al Natisone.
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| Tipico panorama dei Colli Orientali del Friuli |








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