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martedì 22 maggio 2012

Sauvignon D'Attimis-Maniago DOC 2011

Più di 20.000 vini da tutto il mondo sono stati proposti alla London International Wine Fair, uno tra i più rilevanti appuntamenti fieristici del mercato vinicolo internazionale che si è svolto dal 17 al 19 maggio 2011 a Londra e che ha visto la partecipazione di una prestigiosa selezione di aziende vitivinicole del Friuli Venezia Giulia.

Particolare - Memorabilia Az. Conte Attimis Maniago

Un’occasione unica per lanciare nuovi prodotti, incontrare nuovi clienti, cercare distributori, parlare con giornalisti o fare nuovi affari, la LIWF è l’evento chiave del calendario mondiale del vino.
Particolare attenzione è stato rivolto ai vini bianchi e, tra questi, al Friulano che, grazie alle scelte di produzione e marketing di molte aziende, è diventato il vino porta bandiera della regione, capace di esprimere quello che oggi sono il Friuli Venezia Giulia e i suoi produttori. Nella sua qualità più che in quella di altri vini, si manifestano la maestria, il valore, l’estrosità, l’intraprendenza di coloro che lo producono. Molto conosciuto e apprezzato entro i confini nazionali, si è recentemente conquistato una buona quota di mercato a livello europeo e mondiale, soprattutto da quando si è presentato affiancato dagli altri autoctoni.
Da segnalare la vittoria della "Silver Medal "Outstanding Wine"al SAUVIGNON d.o.c. Colli Orientali del Friuli 2011dell'azienda CONTE D'ATTIMIS-MANIAGO 

http://www.iwsc.net/search2012/info/2657/

lunedì 21 maggio 2012

Faedis un comune tutto da scoprire

Antichi castelli sopra Faedis

Faedis è il capoluogo del comune e ancora oggi nelle sue frazioni sono visibili i resti della sua travagliata storia. A Campeglio, la frazione più grande del comune di Faedis, ci sono resti del Castello di Soffumbergo, soggiorno estivo dei patriarchi di Aquileia. 
I Castelli di Cuccagna e di Zucco  sono oggetto di restauro, in quanto ciò che non hanno fatto le guerre ed il tempo passato hanno provveduto a fare la prima e la seconda guerra mondiale.
A Ronchis troviamo le Ville Freschi e Partistagno. Valle, detta anche "Balcone sul Friuli", si estende attorno alla Chiesa di San Pietro costruita nel XVIII sec. 

Castello sopra Faedis

A Raschiacco sorge la Chiesetta di San Martino probabilmente di origine longobarda. 
Anche Campeglio vanta una chiesa di periodo longobardo: la Chiesa di San Michele. 
L’edificio del Palazzo comunale di Faedis ricorda per molti particolari le classiche ville venete. 

Castello sopra Faedis

Le frazioni Stremiz e Costapiana sono piccoli borghi, come Colloredo , Pedrosa, Costalunga e Clap, che in questi ultimi anni sono stati restaurati divenendo preziosi borghi rurali utilizzati come dimora estiva.
Di notevole bellezza incontaminata la Valle del torrente Grivò ed il Pian delle Farcadizze .

mercoledì 16 maggio 2012

Andando a Faedis c'è Giavitto.

Ramandolo

Oggi sono stato a Canal di Grivò uno splendido paesino, frazione di Faedis. In previsione di cenette da amici mi sono fermato all'Azienda Agricola Giavitto ed ho fatto incetta di bottiglie :-) . L' azienda è sulla sinistra uscendo da Faedis ed offre una buona varietà di vini dei Colli Orientali, alla qualità del vino si abbina anche una bella presentazione, l'ideale per fare bella figura a casa di amici. Il sito internet: http://www.giavittovini.it/ è attualmente un po' scarno ma si possono richiedere eventuali informazioni sui loro prodotti. Ovviamente, come al solito, consiglio una visita in cantina.
Una stupenda confezzione da tre
Ma parliamo un po' di Faedis. Le Frazioni di Faedis sono: Campeglio, Canal di Grivò, Canebola, Clap, Costalonga, Raschiacco, Ronchis, Valle di Soffumbergo.
Situato a circa 15 km a nord-est di Udine è centro di origine antica; il suo nome deriva dal latino fagetum, cioé faggeti. Alla luce dei ritrovamenti effettuati nella zona si può affermare che la presenza umana a Faedis si attesta con sicurezza intorno al 2000 a.C.. Al di fuori di questi elementi, non si conosce altro di questo periodo e bisogna arrivare all'occupazione del Friuli da parte di Roma nel 183 a. C. per trovare tracce più consistenti di un'organizzazione umana socialmente più evoluta.
Studiando l'etimologia di alcune parole che indicano luoghi, torrenti e paesi del comune, si trovano tracce anche del passaggio dei Celti, che occuparono il Friuli intorno al 500 a. C.. Queste tracce sono riscontrabili in Grivò, Canal di Grivò, da "Gravone", "Canal de Gravone", nomi molto usati nella Francia meridionale, regione anticamente popolata dai Celti, e anche nella desinenza "is" di Faedis che, pur se di origine latina, evidenzia l'influenza dell'antico sostrato della parlata celtica.
Faedis probabilmente era un importante punto strategico, collocato sulla "via Cividina", che da Gemona portava a Cividale (di questa strada si trovano tracce, ricoperte di terra e sassi, in località Ca' Bertossi). I romani portarono a Faedis la coltivazione della vite e dell'olivo che ancora oggi sono praticate. Alla caduta di Roma, nel 476 d. C., seguì fino al 1000 un periodo molto oscuro ed avaro di notizie soprattutto per Faedis.
Il Friuli, come sappiamo, fu continuamente invaso e occupato da diversi popoli, fra cui i Longobardi, che lasciarono traccia del loro passaggio nel nome del colle sul quale sarebbe sorto il Castello di Zucco, il Colle "Rodingerius" che deriva da Roding, parola dell'antico tedesco. Dopo la caduta del ducato longobardo e la successiva occupazione da parte dei Franchi di Carlo Magno, si assiste ad un periodo che è considerato tra i più oscuri e desolati per l'intero Friuli.
Nel 1027, su licenza del Patriarca Popone, il nobile carinziano Odorico di Auspergh costruì il castello di Faedis. Il castello fu costruito sulla cima del monte "Cuc", cocuzzolo, e da questo fatto deriva il nome Cucagna attribuito al castello e alla nobile famiglia.