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mercoledì 16 maggio 2012

Andando a Faedis c'è Giavitto.

Ramandolo

Oggi sono stato a Canal di Grivò uno splendido paesino, frazione di Faedis. In previsione di cenette da amici mi sono fermato all'Azienda Agricola Giavitto ed ho fatto incetta di bottiglie :-) . L' azienda è sulla sinistra uscendo da Faedis ed offre una buona varietà di vini dei Colli Orientali, alla qualità del vino si abbina anche una bella presentazione, l'ideale per fare bella figura a casa di amici. Il sito internet: http://www.giavittovini.it/ è attualmente un po' scarno ma si possono richiedere eventuali informazioni sui loro prodotti. Ovviamente, come al solito, consiglio una visita in cantina.
Una stupenda confezzione da tre
Ma parliamo un po' di Faedis. Le Frazioni di Faedis sono: Campeglio, Canal di Grivò, Canebola, Clap, Costalonga, Raschiacco, Ronchis, Valle di Soffumbergo.
Situato a circa 15 km a nord-est di Udine è centro di origine antica; il suo nome deriva dal latino fagetum, cioé faggeti. Alla luce dei ritrovamenti effettuati nella zona si può affermare che la presenza umana a Faedis si attesta con sicurezza intorno al 2000 a.C.. Al di fuori di questi elementi, non si conosce altro di questo periodo e bisogna arrivare all'occupazione del Friuli da parte di Roma nel 183 a. C. per trovare tracce più consistenti di un'organizzazione umana socialmente più evoluta.
Studiando l'etimologia di alcune parole che indicano luoghi, torrenti e paesi del comune, si trovano tracce anche del passaggio dei Celti, che occuparono il Friuli intorno al 500 a. C.. Queste tracce sono riscontrabili in Grivò, Canal di Grivò, da "Gravone", "Canal de Gravone", nomi molto usati nella Francia meridionale, regione anticamente popolata dai Celti, e anche nella desinenza "is" di Faedis che, pur se di origine latina, evidenzia l'influenza dell'antico sostrato della parlata celtica.
Faedis probabilmente era un importante punto strategico, collocato sulla "via Cividina", che da Gemona portava a Cividale (di questa strada si trovano tracce, ricoperte di terra e sassi, in località Ca' Bertossi). I romani portarono a Faedis la coltivazione della vite e dell'olivo che ancora oggi sono praticate. Alla caduta di Roma, nel 476 d. C., seguì fino al 1000 un periodo molto oscuro ed avaro di notizie soprattutto per Faedis.
Il Friuli, come sappiamo, fu continuamente invaso e occupato da diversi popoli, fra cui i Longobardi, che lasciarono traccia del loro passaggio nel nome del colle sul quale sarebbe sorto il Castello di Zucco, il Colle "Rodingerius" che deriva da Roding, parola dell'antico tedesco. Dopo la caduta del ducato longobardo e la successiva occupazione da parte dei Franchi di Carlo Magno, si assiste ad un periodo che è considerato tra i più oscuri e desolati per l'intero Friuli.
Nel 1027, su licenza del Patriarca Popone, il nobile carinziano Odorico di Auspergh costruì il castello di Faedis. Il castello fu costruito sulla cima del monte "Cuc", cocuzzolo, e da questo fatto deriva il nome Cucagna attribuito al castello e alla nobile famiglia.

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