Questo weekend per cercare un po' di refrigerio sono andato al Bosco Romagno. La giornata l'ho organizzata così: pranzo all'agriturismo omonimo dove in un ambiente caratteristico si possono gustare le specialità della casa, preparate con esperienza, rispettando le tradizioni della cucina friulana e la semplicità il tutto accompagnato dai vini prodotti in azienda. Poi a piedi abbiamo raggiunto il bosco.
Il Bosco Romagno è un parco naturale ricreativo gestito dalla Direzione Regionale delle Foreste e della Caccia della Regione Friuli-Venezia Giulia.
Per buona parte dei suoi 53 ettari di estensione, il parco si trova in comune di Cividale del Friuli (UD) ma rientra anche in comune di Prepotto (UD) ed in comune di Corno di Rosazzo (UD).
Parte dell’area è occupata da prati falciabili in cui vi sono pioppi di buone dimensioni mentre il resto è ricoperto di vegetazione arborea, costituita soprattutto da querceti.
Molte le speci arboree presenti tra cui il rovere, l’acero campestre e montano, il carpino bianco e nero, il ciliegio che funge da richiamo per le specie volatili, il castagno e il tiglio selvatico.
Per tutti gli sportivi, ma anche per chi non è un atleta, il parco è stato dotato d'un percorso ginnico, attrezzato con ostacoli di due diversi gradi di difficoltà.
Una serie di sentieri permettono di inoltrarsi con facilità nel bosco.
Tavoli e panchine disposti in luoghi strategici consentono di rifocillarsi al momento più opportuno.
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| Monumento ai caduti "pai nestris fogolars" |
All'entrata del bosco c'è un monumento in ricordo del gruppo di osovani (rimasti fedeli agli ideali professati dai "fazzoletti verdi") che nel 1945 fu prelevato alle maghe di Porzus, trasportato al Bosco Romagno, a Spessa di Cividale, e trucidato.








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