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sabato 17 dicembre 2011

Sulle orme dei pellegrini

Lo stretto legame tra religiosità e quotidianità è testimoniato dall'esistenza di piccoli e grandi luoghi di culto sparsi su tutta l'area.
Diversi sono i monumenti religiosi di queste vallate, tra i quali: il Santuario di Castelmonte, la grotta fortificata di San Giovanni d'Antro; le chiesette votive sparse ovunque dalla valle del fiume Judrio alle valli del Natisone.
L’itinerario si snoda lungo il corso del Natisone e nelle valli laterali, dove si possono incontrare numerose chiesette votive. Sono edifici di architettura tipica risalenti ai sec. XV e XVI, che generalmente sorgono in zone isolate e piuttosto lontane dai centri abitati, in quanto il territorio in esame, fin dai primi secoli dell´era cristiana, fu teatro di invasioni, che costrinsero gli abitanti alla ricerca di posizioni protette da eventuali saccheggi.

Queste chiesette sono da ricordare inoltre per un altro elemento artistico di rilevante importanza, quello dell´altaristica lignea secentesca e settecentesca, di ricca ornamentazione, ad opera delle botteghe di Caporetto (Zlati oltar) che nei secoli del barocco operarono anche nel Cividalese.
Il percorso inizia da Cividale. Dopo aver visitato il Duomo  ed il Museo cristiano si prosegue, attraversando il Ponte del Diavolo, lungo la Statale 356 in direzione Gagliano, che si supera proseguendo in direzione della frazione di Barbianis, dove, al primo incrocio, si svolta a sinistra, in direzione Prepotto. Questo tratto di strada è contraddistinto da dolci colline solcate dalle geometriche linee dei terrazzamenti dei vigneti, sulle cui sommità ogni tanto spiccano belle ville padronali, oggi sede di Aziende vinicole.
Raggiunto Prepotto si svolta a sinistra e per mezzo di una strada circondata da vigneti si raggiunge, all’altezza di Albana, una strada sulla destra che conduce a Centa, un borgo formato da un nucleo compatto di piccole case disposte attorno alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. L'edificio risalente alla fine del Quattrocento è giunto fino a noi senza grosse modifiche.
Tornando verso Albana si svolta a sinistra; in questo punto la valle dello Judrio inizia a stringersi e, sulla sinistra in posizione elevata, parzialmente coperto da una folta vegetazione, ci appare la sagoma del Castello di Albana. Questa piccola frazione racchiude la Chiesa dello Spirito Santo, adornata da splendidi affreschi di Bartolomeo da Skofja Loka (sec. XVI). Sempre ad Albana sorge l'Oratorio o Chiesetta di Santa Giustina Vergine e Martire del 1708. Proseguendo, entriamo nella valle del Judrio, che offre aspetti paesaggistici di grande pregio e sempre diversi. Nel primo tratto, da Albana a Cosson, le ripide pendici calcaree incombono sulla strada, mentre la modesta pendenza del fondovalle offre al fiume un percorso con ampi meandri che, specie sul versante italiano, sono intensamente coltivati. Più avanti la natura del terreno cambia, favorendo l’apertura della valle e la riduzione delle pendenze dei fianchi. Interessanti e pregevoli gli esempi di architettura rurale che si incontrano nei borghi attraversati, in molti casi ben recuperati con interventi recenti, tra cui il più significativo è certamente l’abitato di Podresca. Qui, si gira a sinistra, dove una salita tra i boschi porta ad Oborza, dove sorge la Chiesetta di S. Antonio.  
Seguendo la strada in salita in mezzo al verde di pini, faggi, betulle e al grigio delle rocce, s’incontra il Santuario di Castelmonte (618m s.l.m.), imponente monastero fortificato di origine cinquecentesca. Le sue alte mura racchiudono la chiesa dedicata alla Beata Vergine, che la fede popolare considera miracolosa e che da tempo immemorabile, quindi, è meta di pellegrini dall’Italia e dall’estero. Una volta visitato il Santuario ed il suo borgo medioevale, la strada di ritorno è tutta in discesa; attraversiamo Mezzomonte, Carraria per poi giungere a Cividale.

Scarica qui il percorso visibile su google map

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