Diversi
sono i monumenti religiosi di queste vallate, tra i quali: il Santuario di
Castelmonte, la grotta fortificata di San Giovanni d'Antro; le chiesette votive
sparse ovunque dalla valle del fiume Judrio alle valli del Natisone.
L’itinerario
si snoda lungo il corso del Natisone e nelle valli laterali, dove si possono
incontrare numerose
chiesette votive. Sono edifici di architettura tipica risalenti ai sec. XV e
XVI, che generalmente sorgono in zone isolate e piuttosto lontane dai centri
abitati, in quanto il territorio in esame, fin dai primi secoli dell´era
cristiana, fu teatro di invasioni, che costrinsero gli abitanti alla ricerca di
posizioni protette da eventuali saccheggi.
Queste chiesette sono da ricordare
inoltre per un altro elemento artistico di rilevante importanza, quello
dell´altaristica lignea secentesca e settecentesca, di ricca ornamentazione, ad
opera delle botteghe di Caporetto (Zlati
oltar) che nei secoli del barocco operarono anche nel Cividalese.
Il percorso inizia da Cividale. Dopo
aver visitato il Duomo ed il Museo cristiano si prosegue,
attraversando il Ponte del Diavolo, lungo la Statale 356 in direzione Gagliano, che si supera
proseguendo in direzione della frazione di Barbianis, dove, al primo incrocio,
si svolta a sinistra, in direzione Prepotto. Questo tratto di strada è
contraddistinto da dolci colline solcate dalle geometriche linee dei
terrazzamenti dei vigneti, sulle cui sommità ogni tanto spiccano belle ville
padronali, oggi sede di Aziende vinicole.
Raggiunto Prepotto si svolta a
sinistra e per mezzo di una strada circondata da vigneti si raggiunge,
all’altezza di Albana, una strada sulla destra che conduce a Centa, un borgo
formato da un nucleo compatto di piccole case disposte attorno alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. L'edificio risalente alla fine del
Quattrocento è giunto fino a noi senza grosse modifiche.
Tornando verso Albana si svolta a
sinistra; in questo punto la valle dello Judrio inizia a stringersi e, sulla
sinistra in posizione elevata, parzialmente coperto da una folta vegetazione,
ci appare la sagoma del Castello di
Albana. Questa piccola frazione racchiude la Chiesa
dello Spirito Santo, adornata da splendidi affreschi di Bartolomeo da
Skofja Loka (sec. XVI). Sempre ad Albana sorge l'Oratorio o
Chiesetta di Santa Giustina Vergine e Martire del 1708. Proseguendo, entriamo nella valle del
Judrio, che offre aspetti paesaggistici di grande pregio e sempre diversi. Nel
primo tratto, da Albana a Cosson, le ripide pendici calcaree incombono sulla
strada, mentre la modesta pendenza del fondovalle offre al fiume un percorso
con ampi meandri che, specie sul versante italiano, sono intensamente
coltivati. Più avanti la natura del terreno cambia, favorendo l’apertura della
valle e la riduzione delle pendenze dei fianchi. Interessanti e pregevoli gli
esempi di architettura rurale che si incontrano nei borghi attraversati, in
molti casi ben recuperati con interventi recenti, tra cui il più significativo
è certamente l’abitato di Podresca. Qui, si gira a sinistra, dove una salita
tra i boschi porta ad Oborza, dove sorge la Chiesetta di S. Antonio.
Seguendo la strada in salita in mezzo
al verde di pini, faggi, betulle e al grigio delle rocce, s’incontra il Santuario di Castelmonte (618m s.l.m.),
imponente monastero fortificato di origine cinquecentesca. Le sue alte mura
racchiudono la chiesa dedicata alla Beata Vergine, che la fede popolare
considera miracolosa e che da tempo immemorabile, quindi, è meta di pellegrini dall’Italia e dall’estero.
Una volta visitato il Santuario ed il suo borgo medioevale, la strada di
ritorno è tutta in discesa; attraversiamo Mezzomonte, Carraria per poi giungere
a Cividale.
Scarica qui il percorso visibile su google map
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